Madrid si impegna a "R + S + i come segno distintivo" con il futuro Innovation Campus
Con l'obiettivo di trasformare la capitale della Spagna in "un centro nevralgico di open innovation", nelle parole del suo sindaco, Ana Bottiglia, Madrid Innovation Campus ha iniziato ieri con la firma del protocollo di collaborazione tra aziende del settore privato e pubblico il modo di diventare un "centro pionieristico aperto a tutti coloro che vogliono sviluppare attività di ricerca e divulgazione legate all'innovazione".
L'ex fabbrica di ascensori Boetticher, situato nel quartiere madrileno di Villaverde, ha vuelto -doce años después de un complejo y dilatado proceso de rehabilitación de este clásico arquitectónico de la ingeniería industrial iniciado en 2003 por el entonces alcalde de Madrid, Alberto Ruíz Gallardón-, a situarse en el centro de atención político, económico y social bajo la denominación de Madrid Campus de la Innovación (antes conocido como la ‘Catedral de las Nuevas Tecnologías’).
Le Comune di Madrid, con su alcaldesa Ana Botella, nella parte anteriore, firmó ayer mismo el protocolo general de colaboración con empresas del sector público y privado (generalmente) para iniciar a corto plazo este proyecto con el objetivo de crear “un centro pionero de innovación abierta y apoyo al emprendimiento en la capital”, tal y como subrayó.
Questa iniziativa, en la que se han invertido hasta ahora más de 30 millones de euros sin que se tenga información sobre la partida dedicada a cada área y proyectos, cuenta con la colaboración de empresas tecnológicas como culma, Indra, Intel, Microsoft e telefono, con aportaciones de Philips ecstasy IBM, así como con la Secretaría de Estado de Telecomunicaciones; Università Politecnica di Madrid (UPM ·) e Ferrovial Servicios, además del consistorio madrileño.
Durante su intervención, Botella ha subrayado que “Madrid es la región que más invierte y más personal dedica a la I+D de España. El esfuerzo inversor en 2013 fue de 3.434 milioni di euro, lo que equivale al 26,4% del total nacional, empleando para ello a 47.609 gente, que suponen a su vez el 23,4% del total de España”.
Según los datos aportados por la regidora, gli investimenti in R&S si trovano nel 2,45% del PIL di Madrid, "che ci pone al di sopra della media dell'Unione Europea, che equivale a 2,07% del suo PIL", evidenziando il lavoro di tutti gli agenti coinvolti: "nella nostra città le aziende responsabili di un 56,7% di tale investimento; Amministrazioni, che contribuiscono alla 25,1%; e università, che contribuiscono al 18,1%".
Sia Ana Botella, in qualità di Segretario di Stato per le telecomunicazioni e la società dell'informazione, Victor Calvo-Sotelo, e il rettore del Politecnico di Madrid (UPM ·), Carlos Conde, hanno posto particolare enfasi nei loro interventi sul fatto che "Il Campus dell'Innovazione di Madrid è un progetto aperto a tutti. Ai cittadini, che dovrebbero collaborare con i loro contributi e suggerimenti; a studenti e università, che devono contribuire con le loro capacità, le loro idee e il loro spirito trasformativo. Alle PMI, che avranno nel campus una piattaforma ideale in cui esporre le proprie soluzioni. Alle grandi aziende, che fornirà mezzi tecnici ed economici sufficienti per l'avanzamento di iniziative e progetti, la loro capacità di formazione e mentoring".
La firma del protocollo di questo progetto si è materializzata con Ana Botella, insieme a Carlos Conde; il CEO di Cisco Spagna, José Manuel Petisco; l'Amministratore Delegato di Ferrovial Services, Santiago Olivares; il CEO di Indra, Emma Fernández; il CEO di Intel Spagna, Portogallo, Italia, Grecia e Israele, Norberto Mateos; el director de sector público de Microsoft Ibérica, Gonzalo Díe Socias, y la managing director de Telefónica Open Future, Ana Segurado.
12.000 metros cuadrados para emprender
La antigua nave industrial de Boetticher, construida en 1944 por el ingeniero Eduardo Torroja, que acogerá Madrid Campus de la Innovación cuenta con más de 12.000 metros cuadrados de superficie que se estructuran en tres cuerpos, a modo de basílica y con grandes bóvedas de hormigón para dejar entrar la luz, por lo que es conocida popularmente como ‘la catedral industrial’ o ‘catedral Torroja’ y motivo por el cual en el proyecto iniciado por Ruíz Gallardón era la ‘Catedral de las nuevas tecnologías’.
El campus cuenta con cinco espacios diferenciados, mancanza di mobili e dotazione tecnologica, sviluppare le diverse attività, come il padiglione o l'area principale (di 5.977 m2) formata dalle tre navate in cui si svilupperanno le mostre; la torre, un edificio di nuova costruzione distribuito in una hall e cinque piani; Aule, distribuito in cinque sale di 200 A 40 m2 per la formazione; l'auditorium, con capacità per più di seicento persone, e i cosiddetti contenitori, composto da ventisei piccoli uffici modulari per imprenditori.
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